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Crisi d’impresa e sovraindebitamento

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La crisi e l’insolvenza delle società e la crisi del consumatore costituiscono materia di fondamentale importanza per il nostro ordinamento giuridico.

I principali strumenti giuridici a disposizione delle società, del consumatore, della famiglia e del piccolo imprenditore che eserciti, anche non a fini di lucro, un’attività commerciale, artigiana o agricola, sono:

  • le procedure di allerta
  • i piani attestati di risanamento
  • gli accordi di ristrutturazione dei debiti
  • la transazione e gli accordi su crediti contributivi
  • il concordato preventivo
  • la procedura da sovraindebitamento

Il primo settembre 2021, salvo ulteriori proroghe, entrerà in vigore il nuovo Codice della Crisi di Impresa e dell’Insolvenza.

La nuova normativa, che pure si ispira alla “vecchia” legge fallimentare di cui al Regio Decreto 16 marzo 1942 n.267, rappresenta un eccezionale tentativo di riorganizzazione della materia: si assiste al superamento del concetto di “fallimento” come ipotesi concorsuale principale facendo invece riferimento alla “liquidazione giudiziale”, giacché, anche da un punto di vista lessicale, il termine “fallimento” ha sempre evocato un’impostazione teorica che vede nell’insuccesso dell’iniziativa economica un motivo di punizione dell’imprenditore.

Al contrario, la liquidazione giudiziale diviene oggi l’extrema ratio, solo in quanto non abbiano successo gli altri strumenti finalizzati alla tempestiva emersione della crisi ed alla sua soluzione negoziale.

In estrema sintesi, la nuova legge valorizza la precoce emersione dello stato di crisi e/o di insolvenza e prevede l’istituzione dell’OCRI (Organo di Composizione della Crisi di Impresa costituito presso ciascuna camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura), quale strumento di assistenza del debitore nella gestione del procedimento di allerta e di individuazione delle possibili misure per porvi rimedio.

La tempestiva adozione di un procedimento di composizione assistita della crisi comporterà l’adozione di misure protettive e premiali. Nel caso dei piani attestati di risanamento, ad esempio, comporterà addirittura la più assoluta riservatezza nei confronti della comunità che interagisce con l’impresa (i c.d. stakeholders).

Più in generale tali strumenti sono rivolti al risanamento dell’impresa, all’esdebitazione del debitore incapiente (anche nei confronti del Fisco), allo stralcio e alla cancellazione dei debiti ed al rientro del soggetto nel circuito bancario.

Condizioni essenziali per la buona riuscita di tali operazioni sono, tuttavia, la tempestività e la competenza nell’azione e, in questo ambito, lo Studio Legale DGGR è in grado di fornire ai propri clienti la più adeguata assistenza legale.

Invia la richiesta per un incontro conoscitivo online gratuito all’esito del quale potremo:

analizzare le tua situazione economica, patrimoniale e finanziaria;

individuare lo strumento giuridico più adeguato;

istruire la pratica e inviarti un preventivo;

avviare l’attività concordata per riorganizzare la tua azienda o per il superamento dello stato di crisi.

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